Dove si trova
Il Santuario della Madonna della Ghianda si trova nel comune di Somma Lombardo, in provincia di Varese.
La leeggenda narra che...
Al nome di Madonna della Ghianda è collegata una leggenda: nel XIII secolo, in un bosco vicino al paese di Mezzana, ad una giovane ragazza sordomuta che pascolava un gregge di pecore apparì una luce tra i rami di una quercia. Le si manifestò l'immagine di una grande Madonna. La Madonna le chiese di andare a chiamare suo padre. Il padre venne con altri suoi compagni, ma quando arrivarono dove la ragazza aveva visto la Madonna, essi non videro nulla. Qualche tempo dopo la ragazza guarì miracolosamente dalla sua malattia. I fedeli per onorare il luogo dell'apparizione, ovvero la quercia detta anche ghianda in dialetto) costruirono un tempio intitolato "Madonna della Ghianda".
La storia del santuario si può suddividere in tre tempi: prima era una semplice cappelletta di campagna, poi divenne una chiesa di piccole dimensioni, e infine un Santuario, progettato da Pellegrino Tibaldi.
Lo storico Ludovico Melzi (1837-1910) descrisse così il fatto: «L'apparizione miracolosa della Vergine ad una povera villanella che pasceva gli armenti presso una quercia, diede occasione, correndo il secolo XIII, all'erezione di una modesta celletta, in un luogo che fu poi detto alla Madonna della Ghianda."In seguito, lo storico aggiunse: «Il Santuario era ad una sola navata, lunga circa 14 metri, larga nove, col tetto a tegole su capriate, un altare, una sola porta d'ingresso, quattro bifore, due per lato che davano luce all'ambiente.»
Foto di: Alessandro Vecchi
Affresco di Michelino da Besozzo nell'antica abside
Foto di: Alessandro Vecchi
Gli altri miracoli
Dopo il primo miracolo se ne verificarono altri: Antonio Visconti raccontò di suo figlio Andrea, di 5 anni, che era muto dopo una il una malattia, andò al Santuario e, quando tornò a casa, parlava perfettamente.
Un uomo, Giovanni de Batinidis di Magenta, era gobbo, non poteva sostenersi senza bastone. Alla vigilia del Corpus Domini, Giovanni visitò il Santuario della Madonna della Ghianda. Quando si mise dinanzi a Santo Stefano, gli sembrava che qualcuno lo percuotesse con una bacchetta sulla schiena proprio dove gli provava più dolore. Dopo otto giorni tornò al santuario, e dopo quella visita riuscì a camminare senza aver bisogno del bastone.
Di Filippo, Irene, Edoardo
Nessun commento:
Posta un commento