giovedì 21 febbraio 2019

La robinia, scopriamola



LA ROBINIA
In inglese è chiamata black locust per la sua corteccia scura, ha rami spinosi e a forma di serpente, con baccelli che pendono fino alla primavera con i quali attira uccelli e scoiattoli. Da questi nascono dei grappoli di fiori profumati che assomigliano a quelli dei piselli, di colore variabile da bianco a rosa. Sono ricchi di un nettare amato da tutte le api che gli ronzano attorno. E’ una pianta molto importante per la produzione del cosiddetto miele d’acacia.
Un uccellino chiamato colino della Virginia va ghiotto per i suoi semi, anche se le foglie e la corteccia sono velenosi.
Il suo legno è molto duro, resistente anche alla sua deteriorazione quindi molto prezioso. Anni fa era detto ”albero maestro” a causa del suo pregiato tronco lungo e dritto. Resiste all’inquinamento, infatti viene piantata nei parchi e nelle strade di città.
Nome latino: Robinia Pseudoacacia.

STORIA
Il suo nome latino probabilmente deriva da Jean Robin o dal figlio Vespasien Robin: loro erano i giardinieri di Enrico IV di Francia i quali nei primi anni del Seicento introdussero questa pianta in Europa.

SIGNIFICATO
Eleganza.

SEGRETI E CURIOSITÀ
Ha una straordinaria fluorescenza visibile ai raggi ultravioletti. Sembra che scacci le zanzare.

ALTRE INFORMAZIONI
I cavalli se mangiano le foglie tossiche vengono colpiti da anoressia, depressione o battito cardiaco anomalo. Tuttavia in caso di alte temperature il veleno si distrugge quindi le foglie, non essendo più velenose vengono trasformate in mangime in Corea e Bulgaria.
Il suo forte legname si espande quando è bagnato e blocca le perdite d’acqua quindi viene usato per i chiodi delle navi, spesso più durevoli degli scafi su cui erano infilati.
I pionieri europei del Nord America costruirono navi e case con il legname della Robinia.
Le palizzate realizzate con questo legno possono durare oltre un secolo.


La quercia di Poggiodomo

LA QUERCIA DI POGGIODOMO: UNA DELLE PIÙ ANTICHE D'ITALIA

La quercia che la devozione mariana ha trasformato in edicola religiosa, cresce accanto le mura del cimitero di Poggiodomo. L’albero secolare ma in forte stato di deperimento, ha l’enorme tronco cavo per il marciume, e al suo interno è stata costruita una piccola edicola religiosa su cui è stata sistemata l’immagine della Madonna. Il legame della Madonna a tale albero è radicato in diverse culture e numerosi sono gli esempi anche di santuari dedicati alla Madonna della quercia spersi per l’Italia per non parlare poi delle immagini di diversi pittori che la rappresentano, un esempio classico nella nostra regione è rappresentato nella chiesa di San Michele Arcangelo di oggi dove tale immagine è stata rappresentata su una tegola romana che rappresenta la chioma della quercia. Simbologia Nel Rinascimento la quercia era considerata come un simbolo di grande forza, di resistenza, di ospitalità, a causa dei suoi folti rami, e allegoria della Prosperità della Vita. La correlazione tra la quercia e il mondo divino d'altronde era già un’usanza comune a Germani e Celti: Massimo di Tiro (II secolo dopo Cristo) testimonia che il forte albero è, per i popoli celtici e germanici, “la rappresentazione visibile della divinità”. Nel calendario celtico degli alberi, la quercia era associata al mese in cui cadeva il solstizio d’estate. L’apogeo della luce e del calore solare è stato associato in ogni religione alla figura splendente del divino. Tale albero è considerato un asse cosmico di parentela tra la terra e il cielo. Nella cultura greca la quercia è sacra a Zeus, l’albero del Dio degli dei rappresentava il più antico oracolo greco, ed era situato nell’Epiro, a Dodona. Anche nell’ebraismo la quercia è considerata come un’asse che unisce i due poli cielo/terra, l’uomo al Dio supremo. È risultato inevitabile, d’altronde, che la cultura cristiana vedesse nella quercia le stesse allusioni al divino già percorse da civiltà precedenti. La quercia accoglie così tra i suoi vasti rami, nella tradizione cattolica, la Vergine-Madre e il frutto divino del suo ventre carnale. Se i rami della quercia sono sinonimo di accoglienza, a loro volta la Vergine accoglie tutte le preghiere dei fedeli e dei bisognosi di miracoli e di prosperità della vita.

La quercia caduta

La quercia caduta

di Giovanni Pascoli
Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo:era pur grande!  

Pendono qua e là dalla corona
i nidi della primavera
Dice la gente: Or vedo:era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà
                                       


La quercia caduta
di Giovanni Pascoli


la quercia era la per terra ormai morta,
con il vento che gli scuoteva leggermente le foglie.
la gente diceva che “era grande”,
pendono qua e là da quella folta corona
con sopra i primi nidi dei piccoli uccellini.
la gente diceva che era molto sano,
tutti lo curavano,tutti lo curavano,
ma ad un tratto tutti gli uccellini avevano da piangere
perché non avevano più un albero che sostenesse il loro nido.💜♥️♥️


Cosa ne pensiamo noi?


Per noi ha un significato molto triste e drammatico.
Questo albero poteva rappresentare la vita di una
persona che magari non dimostrava
alcuna emozione ma donava agli altri tutto ciò che aveva,
💗💗🍏 e questo albero ha donato felicità.


Il messaggio dell’autore è:"Salva la natura, non eliminarla".

IMMAGINE
LINK VIDEO
                                     


LA VERA NATURA......💗🍏

Operazione quercia

L’operazione quercia (in tedesco Fall Eiche) fu il nome in codice di un’operazione militare che si svolse durante la Seconda guerra mondiale, finalizzata alla liberazione di Mussolini.
Fu portata a termine il 12 settembre del 1943 dai paracadutisti della seconda Fallschimajer-Division e da alcune SS del Sicherhettsdiemst.

Di Bundesarchiv, Bild 101I-567-1503A-05 / Toni Schneiders / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 

Che cosa accadde?
Il 25 luglio del 1943, alle ore 17.00, Mussolini si reca a Villa Savoiaper parlare con il Re dell’esito del voto del Gran Consiglio del Fascismo. Tra Mussolini e Vittorio Emanuele III, c’era stato un colloquio di 20 minuti. Dopodiché quest'ultimo comunicò a tutti che il voto dei gerarchi lo indusse a nominare il Maresciallo Pietro Badoglio come suo successore al vertice del Governo.
Fu così che nel cortile di Villa Savoia il Duce venne arrestato. Alle 22.15 del 25 luglio del 1943, alla radio, tutti gli italiani appresero che il Fascismo era finito.
Hitler decise di provarlo a liberare dal carcere. Ma questo significava che egli doveva scoprire, prima di tutto, dove gli italiani tenevano Mussolini. Gli italiani trasferirono Mussolini dalla caserma dei carabinieri a un luogo più sicuro.
 Il 12 settembre 1943 avvenne la liberazione del Duce, che era imprigionato a Campo Imperatore sul Gran Sasso, per ordine di Re Vittorio Emanuele dopo l’armistizio di Cassibile.
L’Operazione Quercia è stata intrapresa dall’ex ufficiale Otto Skorzeny e da alcune SS del servizio segreto. Mussolini fu portato fino a Vienna e poi a Monaco e poi incontrò Hitler a Rastenburg.

lorenzo giombolini, olivia bisaccioni, cecilia menzo fanali

giovedì 14 febbraio 2019

La foglia, Powtoon


Il video parla di come è nata la foglia e come è fatta.
Video creato da
 Cecilia Menzo Fanali
Olivia Bisaccioni
Lorenzo Giombolini

lavoro powtoon alberi e foglie Gioia Tarko, Sami kalboussi, Alessia Platoni



questo video è stato creato da Alessia Platoni, Gioia Tarko, Sami Kalboussi

ci siamo impegnanti per fare questo video  ci sono volute circa 1\2 settimane, abbiamo usato il programma https://www.powtoon.com/my-powtoons/?#/  all'inizio è stato difficile imparare il programma ma con l'aiuto della nostra professoressa ci siamo riusciti con pazienza, anche se abbiamo avuto difficoltà con alcune cose alla fine ci è riuscito e ora ci siamo innamorate del programma e lo usiamo quotidianamente! spero che questo video vi sia piaciuto vi lasciamo il link per andare as vedere molte altre nostre creazioni anche fuori dall' erbario.