Fu portata a termine il 12 settembre del 1943 dai paracadutisti della seconda Fallschimajer-Division e da alcune SS del Sicherhettsdiemst.
Di Bundesarchiv, Bild 101I-567-1503A-05 / Toni Schneiders / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA |
Che cosa accadde?
Il 25 luglio del 1943, alle ore 17.00, Mussolini si reca a Villa Savoiaper parlare con il Re dell’esito del voto del Gran Consiglio del Fascismo. Tra Mussolini e Vittorio Emanuele III, c’era stato un colloquio di 20 minuti. Dopodiché quest'ultimo comunicò a tutti che il voto dei gerarchi lo indusse a nominare il Maresciallo Pietro Badoglio come suo successore al vertice del Governo.
Fu così che nel cortile di Villa Savoia il Duce venne arrestato. Alle 22.15 del 25 luglio del 1943, alla radio, tutti gli italiani appresero che il Fascismo era finito.
Hitler decise di provarlo a liberare dal carcere. Ma questo significava che egli doveva scoprire, prima di tutto, dove gli italiani tenevano Mussolini. Gli italiani trasferirono Mussolini dalla caserma dei carabinieri a un luogo più sicuro.
Il 12 settembre 1943 avvenne la liberazione del Duce, che era imprigionato a Campo Imperatore sul Gran Sasso, per ordine di Re Vittorio Emanuele dopo l’armistizio di Cassibile.
L’Operazione Quercia è stata intrapresa dall’ex ufficiale Otto Skorzeny e da alcune SS del servizio segreto. Mussolini fu portato fino a Vienna e poi a Monaco e poi incontrò Hitler a Rastenburg.
lorenzo giombolini, olivia bisaccioni, cecilia menzo fanali
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